In Belgio e in Olanda vengono avviati progetti per verificare il potenziale di “speed eBike” (fino a 45 km/h) per il pendolarismo. In Italia l’attenzione pare sia sui “monopattini elettrici “ e i “monoruota”. Mentre in Germania, Paesi Bassi e Svizzera c’è una omologazione specifica e una normativa per le “speed eBike” in Italia queste bici veloci sono considerate dei ciclomotori.

Una Speed eBike | In Italia è considerata un ciclomotore
“Con le speed eBike, sei rapido nel traffico.” Con questo motto, 11 dipendenti dell’ospedale universitario di Bruxelles hanno dato il via il progetto di mobilità fiamminga 365SNEL lo scorso venerdì. L’obiettivo di 365SNEL (SNEL è olandese per ‘veloce’) è quello di ricercare e ottimizzare il potenziale delle “eBike veloci” per il pendolarismo. Nel prossimo anno, un centinaio di collaudatori avranno l’opportunità di provare gratuitamente una speed eBike per tre settimane.
Potenziale per la mobilità sostenibile
Le biciclette elettriche veloci, in grado di raggiungere velocità fino a 45 km / h, necessitano di apposita omologazione, targa, assicurazione e frecce. Sono in sostanza dei ciclomotori con i pedali. Esse sono considerate un potenziale importante per la mobilità in Belgio e in Olanda. Sono sostenibili. Una ricerca dell’Università di Lovagno mostra che gli utenti di “eBike veloci” ogni giorno fanno pendolarismo per quasi 30 km. Una distanza ragguardevole e molto vicina alla distanza media che i pendolari fiamminghi fanno per andare quotidianamente a Bruxelles.
Puntuale e più economico
Con un pendolarismo giornaliero di circa 30 km, la bici elettrica veloce viene utilizzata principalmente per distanze considerate eccessive per la bici elettrica da 25 km / h. Consente di evitare gli ingorghi, si giunge puntuali e a basso costo.

Un ciclomotore elettrico italiano. Probabilmente il più apprezzato anche nella prova dinamica. Si viaggia in 2. Costa circa 3.000 Euro.
Programma europeo “Clean Power for Transport” e 365SNEL
Nell’ambito del programma “European Clean Power for Transport” troviamo appunto 365SNEL (che significa “veloce 365 giorni all’anno”). Obiettivo: entro due anni apportare un miglioramento sia del veicolo che dei termini e delle condizioni d’uso.
Nico Van Elzen, coordinatore ambientale e della mobilità dell’Ospedale Universitario di Bruxelles, spiega perché l’ospedale partecipa a 365SNEL: “Proprio come molte altre organizzazioni, l’accessibilità è di importanza strategica per UH Brussel. Se incontriamo alternative di viaggio, le indaghiamo per vedere come possono aiutare i nostri dipendenti a migliorare il pendolarismo e contribuire a un trasferimento modale. Ciò, a sua volta, favorisce l’accessibilità del nostro ospedale per dipendenti, pazienti e visitatori. ”

“Never before has commuting been so elegant” | Foto dal sito Stromer
Benefici fiscali in Olanda
Il Governo Olandese ha annunciato vantaggi fiscali per questo tipo di eBike: in modo analogo a quanto avviene in Olanda per le auto aziendali per cui un dipendente paga un’ulteriore imposta sul reddito per l’uso di quella macchina aziendale. A partire dall’inizio del 2019 uno schema simile entra in funzione con le bici aziendali. E in particolare per le e-bike aziendali e i mezzi elettrici più veloci. Ne consegue che i dipendenti che utilizzano una e-bike o una “e-bike” veloce o un ciclomotore elettrico avranno un costo mensile netto di circa 5 Euro soltanto! Infatti a fronte di un mezzo dal costo al dettaglio di 3.500 euro, i dipendenti sono soggetti a un’imposta sul reddito di circa 11 euro mensili. Significa che i costi netti per loro sono pari a circa 5 euro. Si prevede che con costi annuali così bassi (parliamo di 60 Euro!) per l’uso di una bici elettrica da 3.500 euro o di un ciclomotore si assisterà ad un rapido aumento delle vendite.
Nei Paesi Bassi le vendite di “eBike veloci” e di eScooter, nei primi nove mesi di quest’anno, sono aumentate del 15% circa.
La bella pubblicità di un produttore di “Speed eBikes”.
La loro proposta è esclusiva:
“NEVER BEFORE HAS COMMUTING BEEN SO ELEGANT.”