Il 7 dicembre 2021 è una data storica per il mondo del ciclo. I ministri delle finanze dell’Unione Europea hanno concordato di modificare le regole dell’UE. Viene consentito a ciascun Paese dell’UE di abbassare l’imposta sul valore aggiunto (IVA) su beni e servizi del settore bici ed eBike. Ciò avviene nell’ambito di una piu’ ampia azione per la lotta ai cambiamenti climatici e per la protezione della salute.

Parlamento europeo

I tassi più bassi saranno possibili una volta che il Parlamento europeo sarà consultato sull’accordo, che potrebbe durare fino a marzo 2022.

eBike sono incluse nel provvedimento

Inizialmente le e-bike erano state esplicitamente escluse nella proposta avanzata dalla Commissione Europea nel 2018 di introdurre maggiore flessibilità per gli Stati membri per modificare le aliquote IVA che applicano ai diversi prodotti. Nel documento finale adottato dai ministri delle Finanze, ora sono incluse le biciclette elettriche.

Azione di ECF e CONEBI

Dopo la pubblicazione della proposta, ECF e CONEBI hanno avviato uno sforzo congiunto di advocacy per includere anche le biciclette elettriche nell’elenco dei beni per i quali gli Stati membri dell’UE possono applicare aliquote ridotte. ECF e CONEBI chiedono ora agli Stati membri di avvalersi di questa nuova possibilità e di applicare aliquote ridotte in tutta Europa.

La pressione del Belgio

Il Belgio aveva già approvato una legislazione che consente aliquote IVA ridotte su tutti i tipi di biciclette non appena il quadro IVA dell’UE lo prevedesse. Il Belgio quindi ha supportato  le richieste del settore a livello europeo.

Come funziona l’IVA nel settore

L’aliquota IVA minima standard dell’UE su tutti i beni e servizi rimane al 15%, ad eccezione di un elenco di esenzioni in cui l’aliquota IVA ridotta deve essere almeno del 5%. Le aliquote fiscali effettive applicate variano tra i paesi dell’UE e tra i prodotti. Il panorama dell’IVA europea è un mosaico perché ad alcuni Stati membri sono state concesse esenzioni al momento della loro adesione all’UE. L’accordo dei ministri delle finanze non abolisce del tutto questo mosaico. Gli Stati membri possono ancora mantenere le loro aliquote IVA speciali purché non mettano a repentaglio gli obiettivi del Green Deal europeo. Tuttavia, una nuova clausola di “parità di trattamento” rende queste esenzioni disponibili a tutti gli Stati membri.

Jill Warren, CEO di ECF

“L’inclusione della fornitura, del noleggio e della riparazione di biciclette sia convenzionali che elettriche nell’elenco dei beni su cui possono essere applicate aliquote IVA ridotte aggiunge un potente strumento agli strumenti degli Stati membri per promuovere la bicicletta e può aiutare a rendere la bicicletta ancora più conveniente per cittadini”

Manuel Marsilio, Direttore Generale di CONEBI

“Finalmente vediamo un risultato tangibile. Questa decisione legislativa, nell’ambito della riforma delle aliquote IVA, apre a un’opportunità unica per i governi in Europa di sostenere ulteriormente il ciclismo in termini molto pratici”.

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