E’ boom di vendite di eBike in tutta Europa. Il Covid impone un cambio nelle scelte modali a favore delle due ruote. Viene incentivato in modo significativo l’acquisto un po’ ovunque con dei budget di centinaia di milioni (bonus bici). Le bici sono più costose e c’è addirittura scarsità di pezzi nei negozi.
Boom dei furti
Secondo Repubblica anche il numero di furti è cresciuto in Europa addirittura del 50%. La forte domanda di bici e la scarsità dei pezzi nei negozi, uniti alla generalizzata crisi economica, sono all’origine della crescita dei furti. Le Forze dell’Ordine sono in altre cose impegnate: ad inseguire gli assembramenti e a gestire flotte di droni. In Italia i furti di bici pare siano 500.000 all’anno con un aumento del 55% rispetto al 2019 (320.000).
D’altro canto nel nostro Paese il furto di bici è ahimè ‘tollerato’. E tutti i ragionamenti e gli sforzi fatti per inserire la marcatura e il registro delle bici sembrano cosa vana.
Obbligo di marcatura in Francia
In Francia dal primo gennaio è stato introdotto l’obbligo di vendere le bici nuove per adulti con numero identificativo univoco impresso sul telaio. ll Decreto emanato dal Governo è recentissimo: risale al 23 novembre 2020. Dal prossimo luglio questo obbligo si estenderà anche alle bici usate che vengano acquistate in negozio. Il numero identificativo viene scritto nella fattura. La fattura certifica la compravendita e consentirà al proprietario, in caso di furto e ritrovamento, di dimostrare che quella bici è sua. Parallelamente le bici vendute nei negozi vengono registrate su un registro nazionale consultabile dalle forze dell’ordine.
Aggiornamento 13/04/21 – Sono 5 le aziende già omolgate per la marcatura delle bici ed ebike
Come previsto dalla nuova Legge di Orientamento della Mobilità (LOM), le biciclette vendute nei negozi devono ora avere un identificatore univoco visibile sul telaio. Ad essso sono associati i dati di contatto del proprietario. Lo Stato francese ha iniziato ad approvare i primi sistemi di marcatura ed identificazione. Secondo l’associazione che ha promosso l’identificazone del ciclo (apic), finora sono state approvate 5 aziende.
Bicycode è lo storico processo sviluppato già nel 2004 da Fub, Paravol, Recobike, Auvray security (FMA group) e MFC (Manufacture française du cycle, Intersport group). Shimano France avrebbe vinto il contratto di distribuzione Bicycode in Francia. In attesa ci sono le approvazioni per Decathlon e MFC ed alcune altre socità.
Il fascicolo nazionale
Tutti gli identificatori sono riuniti in un unico archivio nazionale, la cui gestione è stata affidata, per un periodo iniziale di 6 anni, ad Apic, che riunisce la maggior parte degli attori dell’ecosistema ciclistico, tra cui UNION sport & cycle e le FUB, che sono all’origine della sua creazione.
Durata dell’approvazione
L’approvazione è valida per 1 anno, rinnovabile per tacito accordo per 6 anni. Il rivenditore di biciclette deve apporre l’identificatore in modo ben visibile sul telaio e registrare il proprietario della bicicletta sulla piattaforma dell’operatore. Le vendite online sono soggette allo stesso obbligo. Ed anche le biciclette a noleggio sono interessate dalla marcatura e devono essere identificate dal commerciante che ha venduto la bicicletta.
Bici usate
Dal 1 ° luglio 2021 questo obbligo di marcatura si applicherà anche alle biciclette di seconda mano.